In piazza a Roma per manifestare per un’Europa della pace
Sabato 5 aprile eravamo in piazza a Roma per manifestare per un’Europa unita per la pace.
“La politica non ostacoli il disarmo”. Intervista a Paola Paesano e Gisella Turtula, le due attiviste italiane alla conferenza contro le armi nucleari
(Da “Il Faro di Roma” del 02/03/2025, articolo di Laura Tussi) – Lo scorso mese, Costituente Terra ha partecipato all’incontro fra i paesi aderenti al TPAN, il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, tenutosi a New York. Paola Paesano, vicepresidente dell’associazione, ci racconta da vicino l’evento.
Pace, Lavoro, ambiente, diritti.
L’intervento del nostro Presidente Luigi Ferrajoli all’assemblea pubblica della CGIL “Pace, lavoro, ambiente, diritti: l’Europa e il mondo di fronte a sfide inedite” del 29/03/2025
L’identità dell’Europa: chiudere ogni ombrello atomico
(Da “Il Manifesto” del 19/03/25)- La proposta di una Costituzione della Terra al meeting (del 3-7 marzo scorso) dei 122 membri dell’Onu Stati-Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
La via della pace e un disarmo globale
(Dal “Corriere della Sera” del 18/03/25) – La lettera che Papa Francesco ha inviato al direttore del Corriere della Sera che ribadisce la necessità di senso della responsabilità per una nuova linea contro la guerra e riaccendere la speranza della pace. Come Costituente Terra non possiamo che accogliere il suo appello e continuare con impegno il lavoro iniziato: disarmiamo la Terra con una Costituzione della Terra.
Nelle piazze per la pace, per l’Europa
Costituente Terra sarà nelle piazze di sabato 15 marzo a Roma per affermare che l’Europa delle armi non è la sola Europa esistente.
No al riarmo!
(Da “Trasform!-Italia” del 14/03/25) – Nella stessa settimana vediamo da una parte il programma di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, dall’altra la Conferenza Onu degli Stati Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. È chiara l’incoerenza tra l’aumento delle spese militari e gli obiettivi di disarmo con il rischio crescente di una guerra nucleare. Un’incoerenza ben presente anche nella retorica bellicista di alcuni media e intellettuali.
Perché manifestare per l’Europa con le bandiere della pace
(Da “Il Manifesto” del 11/03/2025) Verso il 15 marzo. Si possono condividere gli argomenti critici proposti da questo giornale a riguardo della manifestazione per l’Europa promossa dall’appello di Michele Serra, eppure decidere di partecipare ugualmente.
ReArm Europe: un suicidio per l’Europa
Con l’approvazione del “ReArm Europe”: il Consiglio europeo, cioè i 27 capi di stato e di governo, accettando la proposta sconsiderata della Von Der Leyen, aprono la strada al suicidio dell’Europa.
Per un’iniziativa di pace dell’Europa
(Dal “Il Manifesto” del 04/03/2025) – Non con i progetti ribaditi nel vertice di Londra: un aumento del potenziale militare europeo. Ma al contrario, dalla proposta di un progressivo disarmo dell’Europa e della Russia. Sarebbe una svolta: una doverosa riparazione del fallimentare e insensato bellicismo dell’Ue di questi tre anni; e un contributo contro la guerra opposto alla prepotenza trumpiana.
La pace che vogliamo non è quella dei cimiteri
Si sostiene spesso che “tutti vogliamo la pace”. Di sicuro tutti la auspicano, a parole. Perfino Netanyahu, nel suo recente intervento alle Nazioni Unite, ha dichiarato – con la spudoratezza che lo contraddistingue – che “Israele vuole la pace”, immediatamente prima di autorizzare l’assassinio “mirato” del leader di Herzbollah, Nasrallah. Non basta, evidentemente, sostenere di volere la pace. Di quale pace stiamo parlando? E di quali mezzi per raggiungerla?
La guerra è pura follia e l’Europa non può assecondarla
In questa intervista a Luigi Ferrajoli, il presidente di Costituente Terra dichiara brevemente ma chiaramente quale posizione debba adottare l’Europa nei confronti della guerra: il ripudio in ogni misura