Disimparare l’arte della guerra

“Ciò che può colpire tutti
riguarda tutti”

L’umiliante “signorsì” dell’Italia
Il degrado cui è giunta la politica militare ed estera dell’Italia le impedisce di operare per scongiurare il ritorno della guerra fredda in Europa e il rischio mortale della deterrenza. Non abbiamo bisogno del nemico tanto ricercato dagli Stati Uniti
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Per una “Helsinki 2”
Di fronte alla contesa sull’Ucraina che rischia di innescare una crisi incontrollabile e alle altre cause di instabilità è necessario tornare al metodo e allo spirito di Helsinki
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Dossier sulle armi
La spesa militare, a livello globale, è raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi all’anno. La proposta di 50 premi Nobel per la pace
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Non nel nostro nome
Una posizione critica nei riguardi del governo israeliano per il piano di annessione dei territori occupati in Cisgiordania e la gestione della crisi palestinese. La guerra, la violenza, la solidarietà
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Non c’è crisi per l’Italia militare nella Nato
Mentre l’Italia è paralizzata dalla «crisi economica che la pandemia ha scatenato» (come la definisce Draghi nel discorso programmatico), c’è un settore che non ne risente ma anzi è in pieno sviluppo: quello militare nella Nato.
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  • L’identità dell’Europa: chiudere ogni ombrello atomico
    (Da “Il Manifesto” del 19/03/25)- La proposta di una Costituzione della Terra al meeting (del 3-7 marzo scorso) dei 122 membri dell’Onu Stati-Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
  • La via della pace e un disarmo globale
    (Dal “Corriere della Sera” del 18/03/25) – La lettera che Papa Francesco ha inviato al direttore del Corriere della Sera che ribadisce la necessità di senso della responsabilità per una nuova linea contro la guerra e riaccendere la speranza della pace. Come Costituente Terra non possiamo che accogliere il suo appello e continuare con impegno il lavoro iniziato: disarmiamo la Terra con una Costituzione della Terra.
  • Nelle piazze per la pace, per l’Europa
    Costituente Terra sarà nelle piazze di sabato 15 marzo a Roma per affermare che l’Europa delle armi non è la sola Europa esistente.
  • No al riarmo!
    (Da “Trasform!-Italia” del 14/03/25) – Nella stessa settimana vediamo da una parte il programma di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, dall’altra la Conferenza Onu degli Stati Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. È chiara l’incoerenza tra l’aumento delle spese militari e gli obiettivi di disarmo con il rischio crescente di una guerra nucleare. Un’incoerenza ben presente anche nella retorica bellicista di alcuni media e intellettuali.