Disimparare l’arte della guerra

“Ciò che può colpire tutti
riguarda tutti”

Che vergogna il 2% del PIL alle spese militari
Pazzia! La vera risposta non sono altre armi, sanzioni, alleanze politico-militari  ma un modo diverso di governare il mondo di impostare le relazioni internazionali. Le donne dalla Costituzione all’impegno per custodire l’umano. Giustizia è il diritto ad adempiere la propria natura e la propria vocazione
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Se la guerra annulla l’Europa
L’Europa che indossa l’elmetto e va allo scontro con la Russia ha deciso di sparire come potenza politica e annullandosi nella NATO si avvia al suicidio, rinunciando a tutelare i bisogni e gli interessi fondamentali dei suoi cittadini
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Il tripudio delle industrie delle armi
Il conflitto in Ucraina, ansiosamente atteso, rappresenta una nuova grande opportunità. L’incessante lavoro dei lobbisti degli armamenti. La porta girevole non è solo una metafora ma un’istituzione, che converte il profitto privato in politica pubblica
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L’umiliante “signorsì” dell’Italia
Il degrado cui è giunta la politica militare ed estera dell’Italia le impedisce di operare per scongiurare il ritorno della guerra fredda in Europa e il rischio mortale della deterrenza. Non abbiamo bisogno del nemico tanto ricercato dagli Stati Uniti
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Per una “Helsinki 2”
Di fronte alla contesa sull’Ucraina che rischia di innescare una crisi incontrollabile e alle altre cause di instabilità è necessario tornare al metodo e allo spirito di Helsinki
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Dossier sulle armi
La spesa militare, a livello globale, è raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari statunitensi all’anno. La proposta di 50 premi Nobel per la pace
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