La Terra è di tutti

“Nell’economia della natura
l’unica valuta è la vita”

La geoguerra e l’arma del clima
Nel 2025 le forze dello spazio aereo statunitense possono “possedere il clima”, avvalendosi delle nuove tecnologie e indirizzando lo sviluppo di quelle tecnologie verso applicazioni di guerra combattuta
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La Terra di tutti
Da Kant a “Costituente Terra”: un lungo cammino dalla società dei lupi al futuro sperato di un mondo salvato dal diritto e governato da una Costituzione
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Il futuro dell’enciclica “Laudato si’”
Una nota di “Noi siamo Chiesa”. È stato promosso dalla Santa Sede un anno    di mobilitazione sulle tematiche dell’enciclica, mentre ad iniziativa dell’Associazione milanese esce il libro “Niente di questo mondo ci risulta indifferente” . Il costituzionalismo mondiale messo in cantiere da “Costituente Terra”
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Sull’inquinamento un merito del virus?
Le misure adottate per limitare la diffusione del virus Covid-19, soprattutto la forte riduzione dei trasporti su veicoli che consumano combustibili fossili derivati dal petrolio, ha avuto come effetto la scomparsa dell’inquinamento dell’aria
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  • L’identità dell’Europa: chiudere ogni ombrello atomico
    (Da “Il Manifesto” del 19/03/25)- La proposta di una Costituzione della Terra al meeting (del 3-7 marzo scorso) dei 122 membri dell’Onu Stati-Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
  • La via della pace e un disarmo globale
    (Dal “Corriere della Sera” del 18/03/25) – La lettera che Papa Francesco ha inviato al direttore del Corriere della Sera che ribadisce la necessità di senso della responsabilità per una nuova linea contro la guerra e riaccendere la speranza della pace. Come Costituente Terra non possiamo che accogliere il suo appello e continuare con impegno il lavoro iniziato: disarmiamo la Terra con una Costituzione della Terra.
  • Nelle piazze per la pace, per l’Europa
    Costituente Terra sarà nelle piazze di sabato 15 marzo a Roma per affermare che l’Europa delle armi non è la sola Europa esistente.
  • No al riarmo!
    (Da “Trasform!-Italia” del 14/03/25) – Nella stessa settimana vediamo da una parte il programma di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, dall’altra la Conferenza Onu degli Stati Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. È chiara l’incoerenza tra l’aumento delle spese militari e gli obiettivi di disarmo con il rischio crescente di una guerra nucleare. Un’incoerenza ben presente anche nella retorica bellicista di alcuni media e intellettuali.