Archivio delle Newsletter di Costituente Terra

Newsletter n. 36 del 2 maggio 2021 – Assemblea di Sabato 2 maggio

Care Amiche ed Amici,
Vi ricordiamo che sabato 8 maggio alle 11.00 si terrà in seconda convocazione, da remoto, l’assemblea di Costituente Terra.
L’ordine del giorno reca:
1) Approvazione del bilancio 2020
2) Un minuto di silenzio per la tragedia in atto in India e per tutte le vittime del covid 19
3) Avvio del processo costituente per una Costituzione della Terra. Prima bozza contributo del prof. Ferrajoli. Relatore Luigi Ferrajoli
4) Discussione
5) Varie ed eventuali.
Nel sito “La biblioteca di Alessandria” è pubblicata la prima bozza di lavoro che sarà illustrata dal professor Ferrajoli.
Il dibattito così avviato continuerà nei nostri siti e nelle forme decise nell’assemblea, per concludersi, pandemia permettendo, quando potranno riprendersi le assemblee in presenza e le altre attività.
Chi intende prendere parte all’assemblea e non ha richiesto il link per parteciparvi lo può fare mandando una mail a notizieda@costituentetera.com.

  • L’identità dell’Europa: chiudere ogni ombrello atomico
    (Da “Il Manifesto” del 19/03/25)- La proposta di una Costituzione della Terra al meeting (del 3-7 marzo scorso) dei 122 membri dell’Onu Stati-Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
  • La via della pace e un disarmo globale
    (Dal “Corriere della Sera” del 18/03/25) – La lettera che Papa Francesco ha inviato al direttore del Corriere della Sera che ribadisce la necessità di senso della responsabilità per una nuova linea contro la guerra e riaccendere la speranza della pace. Come Costituente Terra non possiamo che accogliere il suo appello e continuare con impegno il lavoro iniziato: disarmiamo la Terra con una Costituzione della Terra.
  • Nelle piazze per la pace, per l’Europa
    Costituente Terra sarà nelle piazze di sabato 15 marzo a Roma per affermare che l’Europa delle armi non è la sola Europa esistente.
  • No al riarmo!
    (Da “Trasform!-Italia” del 14/03/25) – Nella stessa settimana vediamo da una parte il programma di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, dall’altra la Conferenza Onu degli Stati Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. È chiara l’incoerenza tra l’aumento delle spese militari e gli obiettivi di disarmo con il rischio crescente di una guerra nucleare. Un’incoerenza ben presente anche nella retorica bellicista di alcuni media e intellettuali.