Carissimi,
Ha scritto “Limes” in copertina: “La fine della pace”. La fine della pace significa l’inizio della guerra. Se la guerra deve finire con la vittoria, la pace finisce col ripudio della politica. Ma ha detto il Papa: “Che vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie?”. Tra le macerie c’è tutto ciò che abbiamo costruito dopo Auschwitz, la Resistenza, la Costituzione, l’idea stessa di “Nazioni Unite” e forse anche la Via Crucis. Se irrompono i demoni dell’aggressione, se torna il Moloc della guerra, è perché “il popolo della terra” ha chiuso gli occhi , come denuncia la Bibbia, mentre i suoi re, i capi, i sacerdoti e i profeti – peraltro regolarmente secolarizzati – prostituendosi all’idolo, fanno passare i loro figli e le loro figlie nel fuoco (Ger. 32, 32-35; 1 Re 11,7; Lev. 20, 4). Ora, nella nuova situazione del mondo, ciascuno deve scegliere il suo posto, prendersi le sue responsabilità, ricominciare dalla ragione di tutte le cose.
Nel sito http://labibliotecadialessandria.costituenteterra.it/ trovate una bibliografia storica della nonviolenza e delle lotte non violente a cura di Enrico Peyretti.
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