Archivio delle Newsletter di Costituente Terra

Newsletter n. 74 del 13 aprile 2022 – La ragione delle cose

Carissimi,
Ha scritto “Limes” in copertina: “La fine della pace”. La fine della pace significa l’inizio della guerra. Se la guerra deve finire con la vittoria, la pace finisce col ripudio della politica. Ma ha detto il Papa: “Che vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie?”. Tra le macerie c’è tutto ciò che abbiamo costruito dopo Auschwitz, la Resistenza, la Costituzione, l’idea stessa di “Nazioni Unite” e forse anche la Via Crucis. Se irrompono i demoni dell’aggressione, se torna il Moloc della guerra, è perché “il popolo della terra” ha chiuso gli occhi , come denuncia la Bibbia, mentre i suoi re, i capi, i sacerdoti e i profeti – peraltro regolarmente secolarizzati – prostituendosi all’idolo, fanno passare i loro figli e le loro figlie nel fuoco (Ger. 32, 32-35; 1 Re 11,7; Lev. 20, 4). Ora, nella nuova situazione del mondo, ciascuno deve scegliere il suo posto, prendersi le sue responsabilità, ricominciare dalla ragione di tutte le cose.
Nel sito http://labibliotecadialessandria.costituenteterra.it/ trovate una bibliografia storica della nonviolenza e delle lotte non violente a cura di Enrico Peyretti.

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    FOTO – Luigi Ferrajoli, Presidente di Costituente Terra ha incontrato gli studenti del Liceo Augusto di Roma per discutere la “Costituzione della Terra. Un nuovo patto tra Popoli e Stati, per salvare l’Umanità e arrestare la dissoluzione del Pianeta”
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    (Dal “Manifesto” del 23/11/2024) – Il mandato di arresto per crimini contro l’umanità e crimini di guerra emesso contro Netanyahu, Gallant e Deif provoca reazioni stupefatte e indignazione. Ma dimostra anche e soprattutto che esiste ancora un diritto internazionale
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    Assistiamo ad una rapida e preoccupante regressione della democrazia negli stati di tutto il mondo, a favore di una politica fatta da pochi, alimentata da guerre, odio e sfruttamento. La soluzione sta nel garantire realmente i diritti umani, incondizionatamente
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    Una saletta comunale colma di persone interessate ad ascoltare Raniero La Valle, pronte a condividere o dibattere il pensiero di un giovane novantatreenne che riesce a coinvolgere profondamente con la sua visione pacifista e razionale del mondo da, come si autodefinisce, “militante per la pace”