“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Questo stabilisce la nostra Costituzione.

Eppure, pare evidente che stiamo andando nella direzione opposta: un mondo fondato sullo sfruttamento.

Il rapporto tra politica ed economia è oramai totalmente capovolto.
Il mercato, le grandi imprese sono i sovrani assoluti. Spostano i loro investimenti dove gli conviene, dove possono sfruttare lavoratori e lavoratrici, devastare l’ambiente e non pagare tasse, mentre i governi e le loro democrazie non valgono più nulla.

Crescono le disuguaglianze e la povertà, aumentano le stragi sul lavoro e la precarietà.

Il lavoro non libera più la persona, ma la ingabbia in una vita fatta di sfruttamento e povertà. Lavoratori e lavoratrici calpestati nella loro dignità per retribuzioni misere, come ha da ultimo ricordato lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Noi abbiamo tutt’altra visione, come racconta l’articolo 42 della Costituzione della Terra:
“Il lavoro non è una merce. Esso è un fattore della dignità della persona e del suo ruolo nella società e deve essere tutelato in tutte le sue forme.
Tutti hanno diritto, in condizioni di uguali opportunità, alla libera scelta del proprio lavoro. E’ compito delle istituzioni pubbliche, nazionali e globali, promuovere la piena occupazione.”

La risposta risiede nella difesa della nostra Costituzione e delle nostre leggi, oltre che nel loro miglioramento. I referendum sul lavoro presentati dalla CGIL – che sosteniamo – vanno in questa direzione.

Soprattutto, la risposta è nella costruzione di un nuovo patto tra Stati e Popoli che superi la dimensione locale per arrivare a quella globale e dare così garanzie e tutele per ogni persona presente su questo Pianeta.
Questo patto esiste e ha un nome: Costituzione della Terra. Ora dobbiamo far si che diventi realtà.

Buon Primo Maggio a tutti e tutte! Per un lavoro dignitoso ed emancipatore , contro ogni sfruttamento.