“Teoría & Derecho” parla della Costituzione della Terra

La celebre rivista di teoria del diritto semestrale “Teoría & Derecho” in lingua Spagnola dedica un’intera edizione al tema della Costituzione della Terra. Scarica la rivista

La rivista di filosofia e teoria del diritto “Teoría & Derecho” ha dedicato un’intera edizione (la n. 36 del 3 luglio 2024) al tema della Costituzione della Terra, e contiene preziose considerazione sul progetto di Ferrajoli, che ne ha scritto il capitolo iniziale, e di Costituente Terra

Di seguito vi segnaliamo il link della homepage del sito di “Teoría & Derecho”: https://teoriayderecho.tirant.com/index.php/teoria-y-derecho

Inoltre, il link attraverso cui si può visualizzare e scaricare in formato PDF l’edizione:

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  • L’identità dell’Europa: chiudere ogni ombrello atomico
    (Da “Il Manifesto” del 19/03/25)- La proposta di una Costituzione della Terra al meeting (del 3-7 marzo scorso) dei 122 membri dell’Onu Stati-Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
  • La via della pace e un disarmo globale
    (Dal “Corriere della Sera” del 18/03/25) – La lettera che Papa Francesco ha inviato al direttore del Corriere della Sera che ribadisce la necessità di senso della responsabilità per una nuova linea contro la guerra e riaccendere la speranza della pace. Come Costituente Terra non possiamo che accogliere il suo appello e continuare con impegno il lavoro iniziato: disarmiamo la Terra con una Costituzione della Terra.
  • Nelle piazze per la pace, per l’Europa
    Costituente Terra sarà nelle piazze di sabato 15 marzo a Roma per affermare che l’Europa delle armi non è la sola Europa esistente.
  • No al riarmo!
    (Da “Trasform!-Italia” del 14/03/25) – Nella stessa settimana vediamo da una parte il programma di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, dall’altra la Conferenza Onu degli Stati Parte del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari. È chiara l’incoerenza tra l’aumento delle spese militari e gli obiettivi di disarmo con il rischio crescente di una guerra nucleare. Un’incoerenza ben presente anche nella retorica bellicista di alcuni media e intellettuali.