Il trionfo delle destre in tutto il mondo si sta manifestando nello sviluppo di due assolutismi â l’assolutismo dei poteri del mercato e l’assolutismo dei poteri della politica â legittimati dalla loro connotazione con due parole di cui le destre si sono impossessate, stravolgendole e sottraendole al lessico progressista: democrazia e libertĂ . E con queste nobili parole che vengono chiamate e rivendicate, rispettivamente, le autocrazie elettive e i poteri selvaggi dell’economia globale, entrambi intolleranti di limiti costituzionali e di controlli giurisdizionali perchĂŠ accreditati gli uni come espressioni della volontĂ popolare e gli altri come attuazioni delle libertĂ dei mercati. Tali limiti e controlli, cioè i diritti fondamentali e la separazioni dei poteri, le garanzie delle libertĂ e dei diritti sociali, sono tutti principi totalmente estranei alle concezioni sovraniste e assolutiste della politica e dell’economia che contrassegnano il nuovo autoritarismo di tutte le destre, liberiste e populiste, non a caso alleate. I due assolutismi, infatti. non tollerano limiti o controlli e identificano, trattano, discriminano e opprimono come nemici chiunque li rivendichi o semplicemente li invochi e perfino chi contro di loro manifesti dissenso. E poi evidente che dei due assolutismi, è quello dei poteri economici e finanziari che è realmente sovrano, mentre quello politico, per l’asimmetria tra il suo carattere locale e il carattere globale dell’assolutismo economico, è a questo oggettivamente, oltre che culturalmente subordinato.
L’aspetto allarmante della crisi in atto è che questa aggressione ai diritti fondamentali e alla democrazia costituzionale è un fenomeno globale. E globale lo sfruttamento del lavoro, è globale il disprezzo razzista e la repressione dei migranti, è globale l’attacco alla sanitĂ pubblica e alla scuola pubblica, è globale la crescita delle spese militari, è globale la devastazione della natura, è globale la guerra contro i poveri e contro i deboli. Per questo la resistenza contro questo fascismo globale non può che essere a sua volta globale. Per questo l’alternativa al libero-fascismo globale non può che essere il costituzionalismo globale. Per questo la risposta alla crisi in atto deve essere, nell’interesse di tutti, una Costituzione della Terra che, diversamente dalle tante carte esistenti sulla pace e sui diritti umani, preveda l’introduzione delle loro garanzie: il disarmo globale e totale a garanzia della pace e della sicurezza; un demanio planetario che sottragga i beni comuni della natura, all’acqua potabile ai grandi ghiacciai e alle grandi foreste, all’attuale mercificazione e devastazione; un servizio sanitario e una scuola pubblica universali e gratuiti a garanzia dei diritti alla salute e all’istruzione; l’unificazione del diritto del lavoro e delle garanzie dei diritti dei lavoratori; il diritto di emigrare e la libertĂ di circolazione sul pianeta di tutti gli esseri umani. Solo grazie a queste garanzie pace e uguaglianza potranno realizzarsi e cesseranno di essere parole e vuota retorica.
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