Carissimi,
pochi giorni dopo la nostra ultima newsletter del 17 febbraio “Una parola gloriosa” in cui riproponevamo l’obiettivo di una Costituzione mondiale nel solco della grande tradizione internazionalista, il 23 febbraio “Il manifesto” pubblicava un articolo di Manlio Dinucci in cui si riferiva che in coincidenza con l’avvio dell’amministrazione Biden negli Stati Uniti e del governo Draghi in Italia il Consiglio della NATO aveva rilanciato un grande programma di armamenti e di produzioni belliche anche a spese, in Europa, dei fondi destinati alla “guerra” alla pandemia, mentre ben più di mezzo mondo è senza vaccini.
È un tragico errore, del tutto simile a quello compiuto nel 1989 dall’Occidente quando alla caduta del Muro di Berlino proclamó che avevamo vinto la guerra fredda e che pertanto dovevamo continuare a combatterla, anche col riarmo, ciò da cui parti la nuova forma della globalizzazione con le attuali devastanti conseguenze. Non di meno oggi la pandemia incalzante sta cambiando il mondo e l’unica cosa che non cambia è la guerra la NATO e il riarmo generalizzato.
È dunque oggi straordinariamente urgente che venga avviato un negoziato multilaterale tra le maggiori Potenze per dare inizio a un primo costituzionalismo mondiale settoriale a partire dalla sanità e dal disarmo.
Tutti gli attori disponibili sono invitati a prenderne atto e a battersi per le politiche conseguenti.
Con i più cordiali saluti