APPELLO AI PARTITI PER RIPUDIARE LE GUERRE E COSTRUIRE LA PACE

Dal Circolo di Costituente della Val di Cornia un appello accorato verso le istituzioni, per terminare la corsa alle armi, per una riforma dell’ONU, per un risveglio della ragione

Mentre i governi degli Stati Uniti e dell’Europa decidono se autorizzare l’Ucraina a colpire la Russia con le armi che le hanno fornito e la Russia risponde che se ciò accadesse ci sarebbero reazioni decise e proporzionate verso gli altri stati coinvolti nella guerra, non escludendo neppure l’impiego del nucleare, quasi tutte le forze politiche in campo per le prossime elezioni hanno ignorato la gravità di ciò che accade. Eppure siamo al totale capovolgimento delle speranze di cooperazione mondiale scaturite dopo il crollo del muro di Berlino nel 1989 e del principio fondamentale su cui è sorta l’Unione Europea: garantire la pace nel continente.

Con incredibile leggerezza e irresponsabilità i governanti europei stanno parlando, da qualche mese, di una possibile guerra tra la Nato e la Russia, che ovviamente rischierebbe di degenerare in un conflitto nucleare e nella devastazione dell’intero continente. Nessuna iniziativa diplomatica è stata intrapresa dall’Europa per costruire la pace. L’obiettivo resta quello di sconfiggere la Russia e, in vista di una guerra, di accrescere da subito spese militari e armamenti come se quelli esistenti non fossero sufficienti a distruggere più volte il genere umano. Cresce un clima d’intolleranza, dei governi e di gran parte dei media, per qualunque opzione pacifista, a partire da quella espressa dai giovani e dagli studenti che la rivendicano nelle piazze. Di fatto stanno preparando la società ad accettare la guerra come ineluttabile.

Di fronte alla gravità degli accadimenti l’Onu, sorto per evitare il ripetersi delle tragedie del secolo scorso, sta manifestando tutta la sua impotenza, non riuscendo neppure a ottenere la cessazione del fuoco e del massacro disumano nella disgraziata striscia di Gaza. C’è dunque bisogno di una profonda rifondazione della carta dell’Onu che stabilisca e garantisca, nell’interesse di tutti, il disarmo degli Stati, la messa al bando delle armi, non solo di quelle nucleari, e la creazione di un’unica forza di sicurezza pubblica a garanzia della pace in capo alle sole istituzioni sovranazionali. Sembra un’utopia, ma è la sola ipotesi realistica e razionale perché l’alternativa è la distruzione dell’umanità. Un’ipotesi di cui si parla nel mondo della cultura, fino alla prefigurazione di una vera e propria Costituzione della Terra, ma di cui poco o nulla si avverte nei partiti politici.

La pace, inoltre, non è solo fine a se stessa. E’ la precondizione di un dialogo tra le grandi potenze per affrontare le sfide globali che minacciano l’umanità: dal riscaldamento climatico alla crescita delle disuguaglianze e della povertà, dallo sfruttamento del lavoro al dramma dei migranti. Questi sono i grandi problemi che abbiamo di fronte nel mondo, in Europa e anche nei Comuni dove viviamo. Ecco perché riteniamo che, a tutti i livelli, chi si propone di rappresentare i cittadini debba pronunciarsi sulle grandi opzioni che abbiamo di fronte, a partire dal preparare la guerra o dal costruire la pace che, a sua volta, è speculare ad una diversa visione del mondo tra sovranismo nazionale o cooperazione internazionale.

E’ con questo spirito che il comitato territoriale di Costituente Terra – Val di Cornia si rivolge a tutte le forze politiche in campo per le prossime elezioni chiedendogli di dire ai cittadini come pensano di contribuire a salvare dal baratro l’umanità e la terra in cui viviamo.

3.06.2024

Comitato territoriale di Costituente Terra – Val di Cornia.

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