APPELLO DI COSTITUENTE TERRA PER FERMARE LA GUERRA

Trattare è quanto chiedono milioni di manifestanti in tutto il mondo. Quale l’oggetto del negoziato

Trattare è quanto chiedono milioni di manifestanti in tutto il mondo. Quale l’oggetto del negoziato

È un dovere della comunità internazionale fermare la guerra e impedire la strage degli innocenti.

Trattare è quanto chiedono milioni di manifestanti in tutto il mondo. Questo imperativo spetta  all’ONU che per statuto ha il compito di “mantenere la pace (…) e, a questo fine, (…) conseguire  con mezzi pacifici e in conformità ai principi della giustizia e del diritto internazionale, la  composizione o la soluzione delle controversie internazionali”.

Occorre una convocazione degli organi dell’Onu, l’Assemblea Generale e il Consiglio di Sicurezza,  in seduta permanente fino a che non sia raggiunto un accordo di pace tra quanti hanno la forza e il  potere di trattare. All’ordine del giorno non può porsi la decisione di interrompere la guerra, poiché la Russia opporrebbe il suo veto, ma deve porsi la trattativa.

Oggetto di tale trattativa possono essere l’assicurazione che l’Ucraina non entrerà nella NATO e  l’autonomia, sulla base di un voto popolare nell’esercizio del diritto dei popoli  all’autodeterminazione, delle piccole regioni russofone.

Il dovere di trattare è in questo caso urgente, anche perché la guerra può degenerare e allargarsi  all’intera Europa. È anzi in gioco il destino stesso dell’Europa, il cui indebolimento è fra le conseguenze di questa guerra. La propaganda militarista in corso e l’informazione a senso unico  spingono irresponsabilmente a soluzioni devastanti per il popolo ucraino e, con motivata  preoccupazione, anche per altre nazioni.

Paragoni con episodi della passata storia europea sono inammissibili, sia per la mutata realtà  geopolitica, sia perché viene sistematicamente dimenticata la minaccia nucleare. Appellarsi alla retorica dell’onore e allo spettro del nemico non si addice agli uomini e alle donne del XXI  secolo, che riconoscono questi slogan come strumenti di morte e di rovina nell’interesse di pochi.

Solo l’esercizio della politica e l’avvio di un processo costituente globale possono salvarci.  Il diritto alla pace è un diritto fondamentale di tutti gli esseri umani ovunque si trovino, e così pure  lo è il diritto alla cittadinanza. Che l’Italia, in virtù della sua Costituzione (art.10), dia prova  concreta di costruzione della pace fra i popoli dando asilo e prospettando una possibilità di  cittadinanza a tutti coloro che fuggono dalle guerre a cominciare dagli ucraini e dai naufraghi del  Mediterraneo.

Un gesto dirompente di fratellanza umana e politica nella crisi armata di tutti i conflitti in corso.

Costituente Terra;

Luigi Ferrajoli; Domenico Gallo; Francesco Carchedi; Raul Mordenti; Paola  Paesano; Marco Romani; Grazia Tuzi.

Per le firme: https://chng.it/ZhLpMRdq

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