Alle ore 15.00, mercoledì 21 febbraio, si è tenuta la tanto attesa assemblea di Costituente Terra. “Attesa” poiché, come i primi arrivati ricorderanno, la precedente si tenne nel 2020. Sono passati quattro anni che però sono parsi più di dieci, ricchissimi di eventi e circostanze che li hanno allungati alla nostra percezione. Io stesso ebbi l’onore di iniziare a lavorare con Raniero La Valle solo nella seconda metà del 2020, quando le ondate pandemiche si stavano già alternando ad alto regime e Costituente esisteva da pochi mesi. Nonostante sia stata bruscamente frenata dagli avvenimenti che si succedevano nello scenario mondiale, i promotori del progetto non hanno mai smesso di creare articoli, inviare la newsletter, e arricchire il patrimonio di conoscenza e di relazioni necessarie a coltivare l’idea di un costituzionalismo universale.
L’assemblea ha seguito una scansione regolare dei punti all’ordine del giorno:
1. Relazione introduttiva;
2. Approvazione del bilancio di Costituente Terra;
3. Modifiche dello statuto;
4. Rinnovo degli organi dell’Associazione;
5. Varie ed eventuali.
L’onore – e l’onere – di aprire l’assemblea è toccato a Luigi Ferrajoli, che in questi anni ha ricoperto la carica di vicepresidente ed è l’autore della bozza della Costituzione della Terra: sarebbe davvero un peccato esaurire i temi da lui discussi in sede di questo resoconto e colgo dunque l’occasione per indicare la registrazione completa dell’Assemblea per chiunque sia interessato. Il vicepresidente ha ricordato quali sono le sfide principali di Costituente Terra, che pure in un momento così critico della storia non può essere liquidata come “utopia” irrealizzabile ma, anzi, deve provocare un risveglio della ragione.
Ferrajoli ricorda che il nostro futuro non potrà prescindere dall’abolizione del sistema industriale-militare, ingigantito da investimenti che gravano sulle spalle di deboli e innocenti, per cui servono delle istituzioni internazionali di garanzia affinché ciò avvenga. Ricorda che la natura è dimora della società ed entrambe si potrebbero arricchire reciprocamente, se esistessero delle norme a tutela del demanio globale, e dei beni comuni. Infine, ricorda che le immense disuguaglianze economiche in gioco nel mondo stanno provocando una polarizzazione per cui i poveri sono sempre di più, e sempre più poveri: i ricchi – anzi, gli straricchi – sono di meno, e sempre più facoltosi. Proprio perché non sembra aver posto in un mondo che incede verso il baratro, l’idea di una Costituzione della Terra deve rivoluzionare tanto il pensiero politico quanto il senso comune scardinando quel “realismo volgare” che, cinicamente, dà per scontato che non vi siano alternative.
Seguendo il vicepresidente, ha preso poi parola Paola Paesano, direttrice della Biblioteca Vallicelliana, grazie a cui la nostra assemblea si è potuta svolgere in un luogo che così bene tocca il cuore del progetto di Costituente. Paesano ha illustrato il processo, complicato ma necessario, di cambiamento che gli organi dell’associazione hanno intrapreso. Se la vocazione “scolastica” di Costituente Terra è forse stata trascurata a causa di quanto accaduto negli ultimi anni, è assolutamente necessario ripartire da essa per divulgare i principi del costituzionalismo universale; è necessario creare un discorso attorno ad essi, in modo tale da perfezionarli e calarli dall’utopia alla realtà. Questo non è solo un proposito aleatorio: implica che agiremo per programmare cicli di conferenze e percorsi d’informazione partendo dalle scuole, per poi arrivare anche agli adulti; implica che stringeremo rapporti sempre più permeanti con tutte quelle realtà che condividono i nostri principi, perché esistono e sono numerose; implica che agiamo, il prima possibile, per creare delle reti di comunicazione digitale per interagire con le nuove generazioni, a cui bisogna aver cura di trasmettere i valori e adeguarli ciascuno al proprio modo di vivere, secondo il proprio tempo.
Dopo l’approvazione, avvenuta all’unanimità, del bilancio dell’Associazione, curato da Marco Romani (ormai ex-tesoriere dell’associazione), è stato il momento di presentare i principali cambiamenti apportati allo Statuto dell’associazione. Lucrezia Fortuna, che ha lavorato alla stesura del nuovo Statuto, assieme a Carlo Ferruccio Ferrajoli e con contributi di Massimo Zucconi e Mimmo Rizzuto, ha descritto i principali cambiamenti: primo fra tutti l’introduzione della bozza della Costituzione di Luigi Ferrajoli, la quale assume a livello statutario il ruolo di riferimento dell’associazione. Vi è poi una ridefinizione del ruolo di Costituente Terra nello scenario internazionale: non solo è un’organizzazione internazionale, ma è un’associazione “inserita in una rete internazionale” che comprende ben altre comunità, associazioni e istituzioni unite nel perseguimento di obiettivi comuni. Un cambiamento linguistico è stato operato nell’aggiunzione del femminile assieme ai nomi maschili, ed altre modifiche più incidenti comprendono gli artt. 3 e 4, oltre che il 24-bis. Vi invitiamo a consultare lo Statuto attraverso questo link.
È spettato al socio Raul Mordenti annunciare i nuovi organi dell’associazione. I membri del comitato promotore che si è venuto a creare prima di quest’assemblea hanno convenuto nel confermare la creazione di un nuovo comitato direttivo molto numeroso, all’interno del quale si delineerà nel tempo un comitato esecutivo più ristretto. I nuovi membri del comitato esecutivo sono presenti nel verbale (anch’esso presente nel sito, nella sezione “I progetti”) e presentano sia membri dei comitati originali che molti nuovi soci e socie. È stato eletto Presidente Luigi Ferrajoli, mentre è stata eletta Paola Paesano come vicepresidente e il sottoscritto come segretario/tesoriere. Ogni elezione è stata votata all’unanimità.
Cogliendo nuovamente l’occasione per invitare i lettori a visionare la registrazione completa dell’evento, è d’uopo concludere ringraziando tutti i soci, le socie e tutti gli ospiti che si sono alternati nella seconda metà dell’assemblea con interventi e considerazioni degne di nota, le quali tutte hanno dimostrato la potenzialità che risiede nella condivisione di temi e argomenti differenti ma uniti da principi comuni. In particolare ringraziamo: Gustavo Gagliardi, Roberto Brambilla, Massimo Zucconi, Giorgio Kadmo Pagano, Alfonso Gianni, Maria Gabriella Taboga (e con lei la Gioventù Federalista Europea), Michele Fiorillo, Andrea Amato (e l’Osservatorio sull’Unione Europea), Milli Virgilio, Mimmo Rizzuto, Dario Ippolito, Carlo Ferruccio Ferrajoli, Patrizia Sterpetti (e con lei WILPF-Italia). L’assemblea si è conclusa con un ultimo ringraziamento di Luigi Ferrajoli ed un caloroso invito a mantenerci tutti in stretto contatto per poter lavorare assieme, passo dopo passo, al raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi.
Lascia un commento