Immigrati intercettati e respinti in Libia

Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, più di 26.000 persone sono state intercettate nelle acque del Mediterraneo e sono tornate in Libia nel corso del 2021

25 ottobre 2021 – Un totale di 370 migranti sono stati intercettati durante il fine settimana nelle acque del Mediterraneo, al largo delle coste libiche, e sono stati rimandati in quel Paese nonostante fosse considerato un luogo “pericoloso”, ha riferito l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Secondo la fonte, 198 di loro sono stati intercettati all’inizio di sabato dalle pattuglie della controversa Guardia costiera libica quando erano alla deriva su due gommoni. Le grandi imbarcazioni sono state portate nei porti di Tripoli e Zawara, dove i migranti hanno ricevuto i primi soccorsi prima di essere consegnati alle milizie locali per l’internamento nei centri di detenzione.
Altre 116 persone, tra cui venti donne e sette minorenni, sono state intercettate nella notte da sabato a domenica e trasferite anch’esse nella capitale libica. Tutti viaggiavano su un gommone che era andato in mare nonostante le cattive condizioni atmosferiche dalle spiagge di Zawara, uno dei principali centri operativi delle mafie libiche che traggono profitto dal traffico di persone.
L’ultima barca è stata intercettata la mattina di questa domenica, con a bordo 56 persone, sempre di Zawara ed è sbarcata a Tripoli, dove membri dell’UNHCR e della Mezzaluna Rossa hanno curato ferite lievi e persone con sintomi di ipotermia prima di consegnarle alle milizie .
Papa Francesco ha chiesto oggi alla comunità internazionale di raggiungere un accordo condiviso e duraturo per gestire i flussi migratori che raggiungono l’Europa attraverso il Mar Mediterraneo e per porre fine al ritorno di queste persone in Paesi non sicuri. Il ritorno dei migranti in paesi non sicuri e dare priorità al salvataggio di vite umane in mare, con dispositivi di salvataggio e sbarco pianificati, garantendo loro condizioni di vita dignitose, alternative alla detenzione, viaggi regolari dei migranti e domande di asilo “, ha affermato.
Secondo i dati dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, più di 26.000 persone sono state intercettate nelle acque del Mediterraneo e sono tornate in Libia nel corso di quest’anno, più del doppio rispetto allo scorso anno. Circa 1.100 altri sono morti o sono dispersi, rispetto ai circa 900 annegati dell’anno scorso. La nave Geo Barents, dell’organizzazione Medici Senza Frontiere, è nel Mediterraneo con 296 persone a bordo, soccorse nei giorni scorsi, in attesa che un Paese autorizzi un porto. Lo stesso accade con la nave spagnola Aita Mari, di Humanitarian Maritime Rescue, che martedì ha soccorso 105 migranti.

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